Come colpiti dagli occhi di Medusa la memoria stratificata nella pietra ha reso immobile il passaggio delle ere. Gli oggetti della materia sono destinati a rimanere per l’eternità un’unità di misura del tempo.
E se scultura è prima di tutto senso del durare, incontro tra noi e la natura, solidificazione dell’immagine semplice, la scultura richiede una passione e un coinvolgimento che non ha confini: l’idea, la materia, la fatica, la tecnica sì.
La scultura in marmo nasce dall’esigenza di conoscere la propria dimensione rispetto al mondo in cui si vive, infatti accende nel fare e nello sguardo quel sogno per il quale in fondo viviamo.
Intrecciano inestricabilmente e in particolare la scultura in pietra, madre e matrigna gelosa di ogni altra forma di ricerca plastica. Pretende una dedizione assoluta, una disponibilità del corpo e della mente, fatta di invenzioni ripetute, di improvvisi accorgimenti, di saperi manuali e di quella tenacia creativa che sa prevedere e superare ogni ostacolo legato alle caratteristiche della materia.